“Questa è casa tua”: da Sabato 30 settembre torna l’ACR

Data:
23 Settembre 2023

“Questa è casa tua”: da Sabato 30 settembre torna l’ACR

Torna, a partire dal 30 settembre, ogni Sabato dalle 16:30 alle 18:30 in Parrocchia il cammino ACR.

Come sempre bambini e ragazzi saranno divisi per fasce d’età nei seguenti gruppi:

  • 3-5: nati nel 2018, 2019, 2020
  • 6-8: nati nel 2015, 2016, 2017
  • 9-11: nati nel 2012, 2013, 2014
  • 12-14: nati nel 2009, 2010, 2011

Per partecipare all’ACR è necessaria l’iscrizione che può essere effettuata in Parrocchia Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 17:30 alle 19:30.


“La Natura non è un posto da visitare, è casa nostra”

Il tema di quest’anno “Questa è casa tua” ci aiuterà a riflettere sul tema della cura del creato.

Entriamo nell’ambiente della Riserva Naturale come sfondo e cornice di questo percorso. Poche cose al mondo possono stupire e meravigliare quanto la bellezza di laghi e fiumi, la grandezza delle montagne, tra le onde del mare, gli odori e le sensazioni di boschi e foreste. Definite “aree naturali protette”, nate come luoghi per preservare la flora e la fauna locali, le riserve naturali sono come piccoli angoli di paradiso in cui scoprire i vari ecosistemi del mondo nella loro forma originale: veri e propri musei a cielo aperto che raccontano il paesaggio, la natura e la storia di territori unici. Questi luoghi svolgono un ruolo di primaria importanza, poiché tutelano aree di grande valore naturalistico che altrimenti rischierebbero di essere deturpate dall’azione dell’uomo. La Natura nutre, disseta, scalda, offre bellezza e amore: un capolavoro che rende possibile la vita. Ha la capacità di trasformarsi e rigenerarsi anche grazie all’operato di persone, professionisti e non, che si prendono cura di lei, impegnandosi a preservare le sue fragilità e a valorizzarne la bellezza. Un luogo da osservare e custodire, un luogo in cui abitare e da promuovere nella logica del “noi”.

In questo orizzonte, nell’anno della conversione al Vangelo della vita, vogliamo accompagnare i bambini e i ragazzi a rispondere alla loro domanda di realizzazione/progetto. «Tocca a me?» è infatti la domanda che i bambini pongono quando aspettano impazienti il loro turno per mettersi in gioco. I più piccoli esplorano il mondo, l’ambiente semplicemente toccandolo. Toccare le cose con le mani stimola la curiosità e la voglia di scoprire qualcosa in più su se stessi. I bambini e i ragazzi hanno bisogno di sporcarsi le mani, di accarezzare, di curare e quindi di imparare a costruire.

Tocca a me? É la domanda che risuona nei loro cuori quando si cimentano in una esperienza nuova. Tocca a me? É anche la consapevolezza che non ci sono mezze misure, tempi di attesa per diventare pienamente se stessi. Assumere questa domanda per un educatore vuol dire scommettere con sempre più convinzione sul protagonismo dei piccoli, nella consapevolezza che proporre esperienze a loro misura non significa ridurre, tagliare, semplificare, ma trovare le modalità giuste per restituire la bellezza e la pienezza di una vita spesa per ciò che è buono e bello, per tutti e per ciascuno.

Tocca a me? è la cifra delle piccole responsabilità: posso farlo anche io!

Ultimo aggiornamento

27 Marzo 2024, 14:55