Messaggio alla città per la Solennità di San Castrese
Data:
9 Febbraio 2021
Giovedì 11 febbraio celebriamo la festa del nostro Santo Patrono.
Per accogliere questa Solenne ricorrenza i sacerdoti di Marano hanno emanato un comunicato rivolto alla città.
«Carissimi,
l’11 febbraio ci apprestiamo a celebrare la Solennità di San Castrese nostro Patrono.
Quest’anno, caratterizzato dall’emergenza sanitaria, si è pensato in maniera condivisa di mantenere le Sante Messe serali nelle varie parrocchie. Tale decisione, nel pieno rispetto delle norme per contenere il contagio da Covid-19, consentirà a più persone e in sicurezza, la celebrazione della Solennità.
Alle 18,30 nella Parrocchia di San Castrese vi sarà la consueta Concelebrazione Eucaristica con la presenza di tutti i parroci, i frati e gli altri sacerdoti maranesi.
Sentiamo forte l’esigenza di ritrovarci come comunità che accoglie la presenza di Dio nell’Eucaristia.
Se siamo invitati alla distanza fisica non possiamo esserlo spiritualmente.
Il Pane vivo disceso dal cielo è il vero viatico per camminare nel difficile tratto di esistenza che siamo chiamati a compiere insieme.
L’Eucaristia è il vero cibo che fortifica la nostra appartenenza all’unico corpo di Cristo.
L’Eucaristia è la vera bevanda che irrora le nostre vene del Sangue che nella salvezza ci ha reso fratelli.
Quanta fame e sete di verità abbiamo sperimentato negli ultimi tempi.
Quanto conforto ci è derivato dalla preghiera comune e vicendevole.
Quanta fame e sete di cibo e di acqua ha colpito tante famiglie che si sono impoverite
con la crisi in atto.
Molte di esse hanno bussato alle porte delle nostre chiese per chiedere aiuto e non sentirsi sole.
Ringraziamo tutti coloro che nell’emergenza hanno sentito l’appello di Dio alla carità e si sono fatte braccia e mani per la Provvidenza.
Seguiamo con apprensione le vicende legate alla recente delibera che avvierebbe un processo di privatizzazione dell’acqua, bene comune.
Consapevoli delle gravi difficoltà che hanno investito i nostri amministratori in questo tempo, auspichiamo tuttavia un ripensamento di questa decisione.
Dai pochi benefici immediati che ne risulterebbero, si dovrà pagare un prezzo futuro altissimo che graverebbe sulle spalle dei poveri che come tutti hanno diritto alla terra, all’acqua e all’aria donateci da Dio e necessari per una sana convivenza fraterna.
Preghiamo e invitiamo tutti a pregare per i nostri amministratori, le cui decisioni in questo tempo hanno un peso grave e immediato sulle sorti dei cittadini.
Invitiamo tutti al dialogo, l’unica via che mortificando gli interessi di parte, apre le strade a una ragionata e pacifica convivenza nella casa comune che è la nostra amata città.
In questa vigilia di San Castrese vogliamo abbracciare spiritualmente tutte le persone ammalate, quelle in quarantena, quelle che piangono per la scomparsa dei loro cari.
San Castrese apra le porte del cielo a tutti i nostri fratelli che abbiamo consegnato nelle mani misericordiose di Dio in questo ultimo anno.
Un abbraccio nella preghiera a tutti coloro che con grande difficoltà hanno lavorato per il nostro presente e il nostro futuro: le forze dell’ordine e della sicurezza; i medici e gli operatori sanitari; i dirigenti, i docenti e il personale della scuola.
Una preghiera speciale va agli anziani, patrimonio della nostra città, e a tutti i bambini, ragazzi e giovani a cui non ci stancheremo mai di tendere le mani per aiutarli ad emergere e a guardare con speranza il domani.
Auguri a tutti con le parole che invitiamo a pregare per affidarci al nostro beneamato Patrono:
O GLORIOSO E POTENTE CASTRESE
a cui la provvidenza divina ha affidato la cura e la protezione della città di Marano,
Tu che hai difeso il credo apostolico nella Trinità,
vienici in soccorso nell’ incredulità perché mai smarriamo la fede e il senso cristiano della vita.
Tu che hai perdonato i tuoi accusatori,
aiutaci a perdonare le offese e a ricambiare i torti con la forza disarmante della misericordia.
Tu che hai liberato uomini e cose dal maligno,
sostienici nel combattimento spirituale contro il peccato.
Tu che nei secoli hai dato prova di amarci preservando Marano da varie disgrazie,
alza le tue dita benedicenti e
allontana i flagelli delle carestie,
le piaghe delle epidemie,
le devastazioni delle calamità naturali.
Facci diventare testimoni intrepidi del Santo Vangelo,
apostoli ardenti della Carità,
fari accesi di Speranza.
AMEN»
Ultimo aggiornamento
14 Marzo 2024, 13:23